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LA CANAPA

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È probabilmente la fibra che, più di ogni altra, rispecchia il credo biologico insieme alle esigenze di versatilità e praticità richieste dal mercato.
 
La Canapa nella seconda meta' del 900
Dopo la seconda guerra mondiale, questa importante coltivazione fu abbandonata. Le principali ragioni furono fondamentalmente due. La prima fu di tipo industriale, a causa del sopravvento del cotone, delle fibre sintetiche e della produzione di cellulosa dal legno (ossia la carta).
La seconda è da ricercare nel proibizionismo, quest’ultimo importato direttamente dagli Stati Uniti. Stando alle teorie più probabili, i magnati  dell’industria  si sarebbero sentiti minacciati dalla diffusione dei prodotti concorrenziali a base di canapa esercitando pressioni politiche per far entrare in vigore una legge proibizionista nei confronti della canapa.Da qualche tempo si cerca di rivalorizzare questa straordinaria pianta, quantomeno per gli usi agroindustriali.
La rivalutazione della canapa volta a reintrodurne la coltivazione in Italia è dovuta sopratutto alle sue virtù di ecocompatibilità.  non ha bisogno di pesticidi  è autocompatibile ossia può essere coltivata più volte nello stesso terreno senza impoverirlo migliora il terreno sul quale è coltivata, perchè le sue radici rilasciano azoto e assorbono i minerali presenti, che vengono concentrati nelle foglie, senza intaccare e lasciare segno del loro passaggio sulle fibre; è un ottimo convertitore di anidride carbonica in ossigeno, quindi riduce l'effetto serra; produttivamente parlando è una pianta dalla quale "non si butta niente", si utilizza tutto, dalla fibre di prima qualità ai prodotti di scarto.Infine è una pianta che, sebbene prediliga climi miti e temperati, è coltivabile potenzialmente in qualsiasi terreno.  
 
Proprieta' delle fibre 
La Canapa è la fibra che, nata ruvida, riesce a diventare qualcosa di estremamente raffinato; una speciale ed elegante seta, una stoffa che mantiene il fresco d’estate ed il caldo in inverno, che fa trend e business insieme alla natura!  La Canapa è il tessuto per eccellenza, rispettoso e responsabile, ottenuto con processi naturali.
I tessuti di canapa sono ricavati dalla lavorazione della componente fibrosa dello stelo della pianta, detto "tiglio". Le fibre sono cave e igroscopiche e la combinazione di queste proprietà dona ai tessuti di canapa un'elevata capacità termoisolante e traspirante insieme, pertanto sono freschi d'estate e caldi in inverno, inoltre la canapa è una tra le fibre naturali più resistenti, sia all'azione meccanica (usura e strappi) che alle deformazioni, grazie a questa caratteristiche un indumento di canapa risulta essere morbido, confortevole, fresco con il caldo e coprente con il freddo, resistentissimo, indeformabile e duraturo, sono riflettenti sia dei raggi ultravioletti che degli UVA (fino al 95%), schermanti dai campi elettrostatici, non conducono l'energia elettrica, non irritano la pelle perchè sono anallergici e tengono lontani i batteri dalla superficie del nostro corpo perchè sono antisettici.  
 
Caratteristiche delle fibre
Le fibre lunghe e flessibili sono  incorporate nella corteccia ( lo stelo ) della pianta.
Le fibre , cave al loro interno , sono  cellule di lunghezza variabile saldamente unite formando un fascio che può arrivare ad essere alto fino a 5 metri.
Grazie alla fibra cava, il tessuto è caldo d'inverno e fresco d'estate.
Tra tutti i tessuti naturali è quello più resistente sia al degrado che alle tensioni meccaniche ( strappi ), nella misura di 3 volte superiore al cotone, rendendo i capi maggiormente durevoli.
 
Curiosità
- La tela di canapa è utilizzata per la pittura ad olio su quadri
- La convinzione che la canapa sia un tessuto con trama grossolana è dovuta al fatto che certe antiche lenzuola di canapa venivano ottenute con piante da semi, quindi ottenendo una bassa qualità, più scadente e ruvida,  di canapa.

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